L’impressione, è che il motivo conduttore della serata scorsa alla Mostra, sia “ ricordi di bambini”.

Infatti Sofia Coppola, accolta con il tipico calore che si dedica alle star, ci racconta, nel suo ultimo film "Somewhere", la storia (in parte autobiografica) di un padre (Stephen Dorff) divo hollywoodiano in crisi esistenziale che vive nel "maledetto" hotel Chateu Marmont (celebre anche perché John Belushi vi morì di overdose): la vita gli cambia quando ritrova il rapporto con sua figlia undicenne (la brava e dolce Elle Faning, sorella dell'ex diva bambina Dakota Fanning). Attraverso una serie di percorsi che da Los Angeles li portano prima a Milano, a una cerimonia di Telegatti più pacchiana che mai, poi a Las Vegas, poi...

L'impatto con la ragazzina ha un potere di redenzione, gli cambia completamente la vita

Sofia ha raccontato molta parte di sè,  di quado era piccola e viveva seguendo suo padre nel caotico mondo dello showbiz . E di quanto quest’ultimo l’abbia sempre spinta a fare film 'suoi’, magari piccoli, personali, indipendenti: per avere la masssima libertà creativa".

Un altro ricordo di bambino ce lo offre il regista di Hong Kong, Jhon Woo, che  ha ricevuto il premio alla carriera ed ha presentato 'Reign of assassins' il suo ultimo film con protagonista la ex bond girl Michelle Yeoh.

Il Regista  ha dedicato questo premio a sua madre, che lo ha sempre incoraggiato a seguire le sue passioni,  ricordando che quando era piccolo e molto povero, s’intrufolava nei cinema pur di vedere i film e che quando lo scoprivano veniva picchiato e cacciato fuori e lui, nonostante tutto  ritornava ad intrufolarsi…

Noi crediamo che la creatività parta proprio da qui, da quanto noi adulti siamo capaci di incoraggiare e supportare i nostri figli creativi, in Italia bisogna imparare a rischiare, ad investire molto di piu’, basta essere delle chiocce a protezione dei nostri bambini, dobbiamo dare l’indipendenza di spiccare il volo...

La Radazione Infoecasting