BIF&ST

GRANDE FOLLA PER LA MOSTRA FELLINI E CORSA AI BIGLIETTI DEL BIF&ST. NESSUNA SPERANZA PER I “PORTOGHESI”

Una foltissima processione di persone interessate a visionare i disegni di Federico Fellini dal “Libro dei sogni” si è snodata fin dal giorno di apertura della mostra allestita nella Sala Murat di Bari, sobbarcandosi a lunghe code per potervi accedere. La mostra resterà aperta fino al 23 marzo.

E lunghe code stanno facendo anche gli spettatori che stanno portando ad esaurimento gli abbonamenti messi a disposizione per le proiezioni del Teatro Petruzzelli. Sono ancora disponibili gli abbonamenti per i 12  film selezionati per il Panorama internazionale (con proiezioni alle 16 e alle 18.30) e quelli per i quattro spettacoli serali al Teatro Forma che saranno tenuti da Fabrizio Gifuni (il 17 marzo), da Alessio Boni e Marcello Prayer (il 18), dal Collegium Musicum (il 19) e da Luigi Lo Cascio (il 20). Restano ancora pochissimi biglietti per il monologo ExAmleto che Roberto Herlitzka terrà il 19 nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi.

Dal 5 marzo sono stati messi in vendita i biglietti per il teatro Petruzzelli disponibili al botteghino. Mentre dal 6 i singoli biglietti si possono acquistare anche on line tramite BookingShow, ma esclusivamente per la fascia pomeridiana del Panorama internazionale e per gli spettacoli al Teatro Forma.

Si informa infine che i biglietti per tutti gli spettacoli serali al Teatro Petruzzelli possono essere acquistati esclusivamente presso il botteghino del teatro (e non via internet) fino ad esaurimento.

Come già in passato anche quest’anno non ci saranno né biglietti omaggio né ingressi di favore per le serate al Teatro Petruzzelli. Lo ha reso noto il direttore artistico del festival che, sorpreso dalle richieste pervenute pur in un clima di indignato rifiuto per ogni privilegio preteso dalla Casta, ha riconfermato la linea dura nei confronti dei cosiddetti “portoghesi”, aggiungendo di scusarsi molto con i cittadini del Portogallo per l’uso di questa espressione, entrata purtroppo nel linguaggio comune. “Ma più che di portoghesi parlerei di esponenti della Castina barese”, ha precisato Felice Laudadio. “Facciano come me che ho acquistato a prezzo pieno 20 abbonamenti per le persone a cui tengo, firmando un assegno di 1.600 euro intestato alla Fondazione Petruzzelli, come è facile verificare”, ha concluso Laudadio che con le sue parole sta provocando una fortissima ondata di consensi fra la gente.

 

IL BIF&ST 2013, UNA FESTA DELLA CULTURA

2 MARZO 2013

di Ettore Scola e Felice Laudadio

Nato appena tre anni fa e fortemente consolidatosi nelle tre precedenti edizioni – dopo l’esperienza pilota del 2009 accolta con entusiasmo dal pubblico e dal mondo del cinema – il Bif&st, il Bari International Film Festival, si presenta al quarto appuntamento con un ponderoso programma quanto a qualità dei film selezionati ma anche a quantità degli eventi e degli appuntamenti in programma, circa 400 in 8 giorni molto intensi. Si dirà, forse non a torto, che c’è “troppa roba”: è vero, ma è anche vero che il pubblico non solo barese, ma pugliese e spesso proveniente da altre regioni e altri Paesi, ha in passato più che premiato la già consistente offerta di film e di attività proposte dal festival. I 55.000 spettatori che lo scorso anno affollarono le 10 sale impegnate dal Bif&st si sentirono dei privilegiati rispetto ai tanti altri spettatori rimasti purtroppo fuori per esaurimento dei posti disponibili. Ecco dunque una delle ragioni dell’aumento dell’”offerta”, per così dire, nell’augurio di poter accontentare tutti.
Non sarà facilissimo giacché la notorietà degli interpreti di pressoché tutti i film programmati per le Anteprime al Teatro Petruzzelli provocherà nel pubblico un forte richiamo. Si va dagli italiani Claudio Bisio, Beppe Fiorello, Sergio Rubini, Lillo, Neri Marcoré, Emilio Solfrizzi, Margherita Buy, Kasia Smutniak (polacca, d’accordo, ma ormai italianissima) – che saranno con noi a Bari insieme a tanti altri – agli “americani” Al Pacino, Christopher Walken, Alan Arkin, Philip Seymour Hoffman, Jessica Chastain, Nicole Kidman, Matthew Goode, Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Ray Liotta – che invece saranno con noi ma solo sugli schermi. Per una semplicissima ragione: siamo sì diventati in pochi anni uno dei più importanti festival italiani, ma siamo anche un festival tanto importante quanto povero, anzi poverissimo se paragonato a manifestazioni con una storia anche recente ma dotate di ben altre risorse. Non possiamo dunque permetterci, come pure ci piacerebbe, celebrare anche a Bari quello star system che fa tanto parlare giornali televisioni radio e web. In compenso possiamo contare, e ne siamo onorati, sulla partecipazione di personalità altamente prestigiose del cinema europeo (e non solo) quali – per citarne solo alcune scusandoci con le altre, ma lo spazio è tiranno -  Stephen Frears, Bertrand Tavernier, Margarethe von Trotta, Barbara Sukova, Abbas Kiarostami, Pam Katz, Jérôme Enrico, Daniel Hoesl, Jos Stelling, Valentí Figueres, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Carlo e Luca Verdone, Adriano Celentano, Claudia Mori, Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, Laura Morante, Giancarlo Giannini, Lina Sastri, Sergio Castellitto, Marco Tullio Giordana,  Giuseppe Piccioni, Francesca Comencini,  Riccardo Scamarcio, Gianni Quaranta, Giorgio Arlorio, Roberto Girometti, Pippo Mezzapesa, Daniele Vicari, Edoardo Winspeare, Lina Wertmuller, Daniele Ciprì, Riccardo Milani, Francesca Cima, Nicola Giuliano, Riccardo Tozzi, Domenico Procacci, Rolando Ravello, Alessandro Gassman, Jacopo Gassman, Luigi Lo Cascio, Paolo Sassanelli, Maurizio Millenotti, Gianfranco Plenizio, Alessio Boni, Marcello Prayer, Sergio Rubini, Fabrizio Gifuni, Roberto Herlitzka, Sergio Zavoli, Giuliano Montaldo ecc.

Alcune di  queste personalità terranno le attesissime e affollatissime Lezioni di cinema che dalla nascita caratterizzano le attività culturali del nostro festival. Ma “festival” è espressione fortemente riduttiva nel nostro caso: quel che abbiamo inteso costruire è in realtà una poderosa macchina culturale, meglio ancora una formidabile “festa della cultura” che si presenta come una matrioska, un festival via l’altro dentro uno stesso articolato evento, un unicum che con una formula fortemente innovativa e inedita spazia dal cinema al teatro, alla musica, alla letteratura, alla poesia, alla televisione, ai tesori delle cineteche, alla psicoanalisi, al disegno, alla storia, alla memoria, alla formazione professionale, agli incontri e ai confronti e talora agli scontri, sempre alla scoperta di linguaggi espressivi e artistici nuovi e ancora incontaminati.

Questa edizione del festival potrebbe forse suggerire – su scala molto più vasta di una sola regione, la Puglia (pur già attivissima in ambito culturale) – una proposta, un modello di riaffermazione dell’importanza basica della cultura quale mezzo e fine per una convergenza di intese e di interessi della società civile, oggi così fortemente e pericolosamente frastagliati. Giacché la cifra eminentemente culturale e formativa della manifestazione barese consiste soprattutto in un rapporto diretto e alla pari, quanto a “diritto” alla conoscenza, fra cineasti e intellettuali già affermati da una parte e giovani, soprattutto ma non solo, assetati di cinema e di sapere dall’altra: che è poi la stessa “parte”. A ben comprendere questa “sete” contribuisce anche l’enorme quantità di richieste che ci sono pervenute per poter frequentare non solo le lezioni di cinema ma anche i tanti laboratori formativi e gli incontri affidati a nomi prestigiosi di cineasti e teatranti nelle vesti di docenti. Infine, cosa ancora più importante, il Bif&st non si limita ad essere solo una vetrina di prodotti finiti, ma lavora in profondità nella ricerca di materiali di documentazione su alcune importanti figure del nostro cinema, come quest’anno capita con Federico Fellini, Alberto Sordi, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Decine e decine di ore, oltre un centinaio, nel programma del festival sono infatti occupate dalle proiezioni di un numero imponente di materiali audiovisivi sull’arte e la filosofia di questi formidabili protagonisti della storia del nostro cinema e della nostra cultura della quale fanno parte a pieno titolo Armando Trovajoli, Mariangela Melato, Emidio Greco – che tanto ci mancano. E tutto questo è stato possibile grazie alla fiducia accordataci, nel mettere a nostra disposizione tutti quei materiali audiovisivi, da strutture preziose e prestigiose quali le Teche della RAI e gli archivi della Cineteca Nazionale, in particolare per i materiali su Fellini e su Sordi, in special modo per quanto riguarda l’introvabile “Storia di un italiano” di Alberto il Grande, per dirla con Verdone, finalmente riemersa alla luce per la prima volta dagli anni Settanta e Ottanta.

A tutti coloro che hanno reso possibile questo festival-non festival, a cominciare dai nostri bravissimi collaboratori per finire alla Regione Puglia, all’Apulia Film Commission, alla FIPRESCI e ad Arcipelago, che a Bari ha trovato la propria casa, un grazie affettuoso e profondamente sincero.

 

IN MOSTRA IN SALA MURAT “I DISEGNI DI FEDERICO FELLINI DAL LIBRO DEI SOGNI” A CURA DI FRANCESCA FABBRI FELLINI

1 MARZO 2013

Pubblicato per la prima volta nel 2007 da Rizzoli a cura di Tullio Kezich, è il Grande Album dell’inconscio felliniano. A quella Italiana seguirono tre diverse traduzioni, in inglese, francese e tedesco e in futuro arriverà quella cinese. L’Autore ha elaborato l’opera con impegno scrupoloso per circa un trentennio, dagli anni ’60 agli anni ’90, sotto consiglio dello psicanalista junghiano Ernst Bernhard, presso cui Fellini è stato in analisi dal ’60 al ’65, fino alla morte di Bernhard, avvenuta nel giugno del 1965. I sogni costituivano l’oggetto dei colloqui durante i quattro anni di sedute di analisi.

Il “Libro dei Sogni” è costituito da 2 libri di diverso formato: il primo, più piccolo, che ingloba i sogni dal 30 novembre del ’60 sino al 2 agosto ’68, il secondo dal febbraio 1973 al 1982 incluso, oltre i quali sono presenti appunti regalati e fogli sparsi datati anni ’90. Per un totale di 584 pagine. Si tratta di un diario onirico che Fellini definiva: “un insieme di segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”. Il Libro è pieno di eroi pubblici e privati della vita del Maestro. I suoi collaboratori più stretti dichiarano che lo sfogliava spesso, lo consultava con amore perché per lui era fondamentale. Di sicuro può costituire un prezioso documento per la comprensione del suo mondo. L’amico giornalista Vincenzo Mollica ha dichiarato che Federico pensava al Librone dei Sogni “come ad una sorta di codice aperto, dove ciascuno avrebbe potuto vedere ciò che voleva”. Per questo, al suo ritorno da Tokyo, dove aveva ricevuto il Premio Imperiale, Fellini ne vagheggiò la pubblicazione in Giappone. E racconta Mollica che Federico gli disse: “Non sarebbe bellissimo mostrarli ai lettori giapponesi solo così come sono, senza alcuna traduzione, misteriosi e sospesi!?”.

Di recente il Libro dei Sogni è stato digitalizzato dall’Editore Guaraldi (www.guaraldi.it)

La mostra resterà aperta presso la Sala Murat di Bari dal 1° al 23 marzo e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

 

 

AL PACINO, PHILIP S. HOFFMAN, NICOLE KIDMAN, VON TROTTA SUGLI SCHERMI DEL BIF&ST

4 FEBBRAIO 2013

Grande evidenza stanno prestando i giornali italiani al film “Hannah Arendt” di Margarethe von Trotta da poco uscito in Germania con grande successo di critica e di pubblico. Il film verrà mostrato in concorso, presente la grande regista tedesca, al Teatro Petruzzelli alle 18.30 in anteprima italiana il prossimo 19 marzo alla quarta edizione del Bif&st, il Bari International Film Festival (16-23 marzo), presieduto da Ettore Scola e diretto da Felice Laudadio, sponsor principale “Lancia”.

Fra gli altri film della sezione Anteprime internazionali: “A Late Quartet” di Yaron Zilberman con Philip Seymour Hoffman e Christopher Walken, “Stand Up Guys” di Fisher Stevens con Al Pacino e ancora Christopher Walken, “Stoker” di Chan-wook Park con Nicole Kidman e Matthew Goode, “Mi rifaccio vivo” di Sergio Rubini con Neri Marcoré, Margherita Buy, Emilio Solfrizzi e Pasquale Petrolio (in arte Lillo).

Il programma completo del Bif&st – annunciato nella conferenza stampa tenutasi a Roma sabato 2 marzo – include cirvca 400 appuntamenti e la più vasta retrospettiva audiovisiva mai dedicata a Federico Fellini, in occasione dei 20 anni dalla sua scomparsa. Un altro omaggio sarà dedicato ad Alberto Sordi, a 10 anni dalla morte. Il terzo, ampio tributo, con una rassegna di 15 film, sarà dedicata ai tre volte Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo insigniti del “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence” che riconoscerà anche il talento, fra gli altri, dei registi Ettore Scola, Stephen Frears, Bertrand TavernierLina Wertmuller e di Giancarlo Giannini. Un altro Premio Oscar, Gianni Quaranta, terrà un intenso laboratorio di scenografia destinato ad un numero chiuso di ”allievi” selezionati.

Uno speciale “Premio Fellini per l’eccellenza artistica” verrà conferito il 20 marzo al compositore, cantante, attore e regista Adriano Celentano che proprio in un film di Fellini, “La dolce vita”, fece la sua prima folgorante apparizione sullo schermo accanto a Anita Ekberg e Marcello Mastroianni. Celentano sarà anche al centro, insieme a Ettore Scola, di una “conversazione a due voci fra registi” condotta da Vincenzo Mollica al termine della proiezione dell’ormai mitico film “Yuppi Du”, diretto da Adriano che lo interpretò avendo accanto Claudia Mori e Charlotte Rampling.

Ma il Bif&st non è solo cinema. Grande attenzione sarà dedicata anche al teatro, dal 16 al 21 marzo,  con attori di cinema e teatro formatisi alla scuola di Orazio Costa, il più grande docente di recitazione che questo Paese abbia mai avuto. Fabrizio Gifuni, Alessio Boni, Marcello Prayer, Roberto Herlitzka, Luigi Lo Cascio saranno a Bari per un ciclo di spettacoli e di conferenze che saranno integrate da una lunga intervista di Felice Laudadio ad Andrea Camilleri, anche lui allievo di regia di Orazio Costa all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico.

Largo spazio infine alla migliore produzione italiana di cinema degli ultimi 12 mesi con le sezioni dedicate ai film di lungometraggio, valutati da una giuria presieduta dal grande critico francese Michel Ciment, alle opere prime e seconde sottoposte al vaglio della giuria composta da Jean Gili, Francesco Alò Curzio Maltese, aicortometraggi inediti con presidente di giuria Daniele Vicari, e ai documentari inediti la cui giuria sarà presieduta dal regista e produttore Pippo Mezzapesa.

Si annuncia anche una significativa presenza di critici stranieri già accreditati che a Bari prenderanno parte all’assemblea generale della FIPRESCI, la federazione mondiale dei critici di cinema.

 

LINA WERTMULLER PER MARIANGELA MELATO. OMAGGIO A EMIDIO GRECO

27 GENNAIO 2013

Il Bif&st 2013 renderà omaggio – con alcuni film e con un’opera teatrale – a Mariangela Melato che il prestigioso critico de “La Repubblica” Franco Quadri, anche lui da poco scomparso, considerava la più grande attrice europea. Nella mattinata di domenica 17 marzo, dopo la proiezione al Teatro Petruzzelli del film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, la regista Lina Wertmuller terrà alle 11.15 una Lezione di cinema in onore di Mariangela. Dal 17 al 21 marzo verranno inoltre presentati i film: La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, La poliziotta di Steno, L’albero di Guernica di Fernando Arrabal, Caro Michele di Mario Monicelli. Il 21 e il 22 marzo verrà presentata nella versione integrale di 300 minuti (suddivisa in due parti) realizzata per la RAI la leggendaria messinscena dell’Orlando Furioso per la regia di Luca Ronconi che contribuì a far definitivamente scoprire dal grande pubblico l’immenso talento della straordinaria e amatissima attrice milanese.

Un altro omaggio sarà dedicato dal Bif&st ad uno dei più eleganti, colti e appartati registi del cinema italiano, Emidio Greco, di origini pugliesi (era nato a Leporano in provincia di Taranto nel 1938 ma aveva a lungo vissuto a Torino e poi a Roma dove si è spento nello scorso dicembre). Verranno presentati tre suoi film che verranno introdotti dal suo amico e collega Carlo di CarloL’invenzione di Morel (1974), Una storia semplice (1991) e Notizie degli scavi(2011). Esponente di punta dell’ANAC, la storica associazione degli autori di cinema, e grande esperto delle questioni economiche delle cinematografie europee, Emidio Greco aveva partecipato un paio di volte ai convegni sul cinema italiano organizzati dalle precedenti edizioni del Bif&st.


 
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