CASTING per il FILM

 

IL regista Paolo Poeti inizierà le riprese del suo film "Briganti", il 20 giugno 2011 a Melfi (Basilicata), il protagonista sarà Daniele Liotti, il CASTING per la ricerca di piccoli ruoli e figurazioni si svolgerà, venerdì 3 giugno 2011 presso il Relais "La fattoria", strada statale 658, Melfi, uscita Melfi nord. 

Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.

Cerchiamo:

Bambini dai 6 ai 12 anni

Adulti dai 18 ai 70 anni

Il film è ambientato nel 1860 quindi cerchiamo persone con colore naturale di capelli, unghie corte e non colorate, sopracciglia naturali, possibilmente con capelli e barba lunghi.

Si prega di portare fotocopia carta d'identità e codice fiscale,

 

 

La storia :

1864. Basilicata. Vulture. Due uomini si cercano per una resa dei conti mortale: Mariano Aiello, deputato napoletano del governo unitario e Carmine Crocco brigante lucano che nel 1860 aiutò i garibaldini a liberare la sua regione dal giogo Borbonico in cambio della promessa di libertà e riscatto sociale. Fu proprio Mariano, fervente mazziniano, a convincere il brigante e la sua banda a passare dalla parte dei democratici unitari per liberare la Basilicata. Ma ora quell’amicizia si è spezzata e la volontà di vendetta per un presunto reciproco tradimento anima quei due cavalieri che si cercano nei boschi del Vulture. Ripercorriamo tutta la vicenda che conduce a quell’appuntamento finale.

 

Il caporale Carmine Crocco, povero pastore lucano arruolato nell’esercito borbonico per sottrarsi alla fame, torna a casa da Napoli a Rionero del Vulture per sposare Nennella ma trova la giovane sorella Rosina sfregiata.

Chiede ragione. E’ stato uno spasimante respinto. Crocco lo affronta e lo uccide. Ma il morto era un potente della zona, il figlio del conte Guarino che già tanto dolore ha portato in passato nella sua famiglia. Crocco è costretto alla macchia per evitare la ritorsione e la condanna a morte. Diventa brigante. Conosce il medico Mariano, che a Napoli sta curando sua madre morente e che è innamorato proprio della figlia del conte Guarino, Giuseppina. Carmine viene convinto alla causa unitaria. In cambio avrà il perdono, lo ha promesso a Mariano Garibaldi in persona, una volta fatta l’unità e cacciati i Borboni.

Crocco combatte contro i legittimisti borbonici. Userà la tecnica del mordi e fuggi, una tecnica da guerriglia ante litteram. Colpire con agguati a sorpresa e rifugiarsi nei boschi della sua terra.

La duplice storia d’amore di Carmine con Nennella e di Mariano con Giuseppina, si intreccia indissolubilmente con gli eventi drammatici di quell’epopea. Nennella diventa brigantessa per stare vicina al suo uomo e avrà da lui una figlia. Giuseppina si unirà, dopo conflitti laceranti con suo padre, il conte Guarino, ai rivoluzionari.

E’ la fine del 1860. L’unità d’Italia è fatta. Ma la speranza di Crocco di tornare a una vita normale sarà vanificata. Quando si presenta a Rionero, il tricolore che drappeggia il suo cavallo e i suoi uomini al seguito per ricevere gli onori dovutigli, il nuovo prefetto, il conte Guarino in persona passato con i Piemontesi, lo informa che dovrà essere processato per i crimini commessi in precedenza e che non sono stati condonati.

E Carmine Crocco, malgrado l’appoggio della popolazione che lo riconosce come eroe, come vero liberatore, uccide il suo nemico Guarino e torna di nuovo alla macchia deluso ma non rassegnato. Di nuovo sarà brigante.

Da quel momento penserà solo a se stesso e a Nennella. E parteciperà dalla parte sbagliata a quella specie di guerra civile che dopo l’unità, ancora per anni, insanguinerà tutto il meridione d’Italia.

 

Tornati al 1864, la repressione del brigantaggio da parte dei Piemontesi porterà Carmine e Mariano a ritrovarsi su fronte opposto, decisi ambedue a un confronto mortale.

Ma l’amicizia nata nel tempo è più forte del rancore. Il duello non avrà luogo, sarà solo un amaro confronto tra due uomini che, prima di separarsi, ammettono di non aver realizzato il loro sogno.

Crocco dopo qualche tempo viene catturato e condannato a morte. Ma Mariano riesce a salvargli la vita e a tramutare la condanna in carcere a vita. Sarà proprio lui, l’amico di un tempo, ad accompagnare Nennella all’imbarco dove Carmine partirà per il penitenziario in cui sconterà la sua pena.


 
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